Applicazione delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità  2010

Decreto 4 novembre 2011 del Ministero dell'Interno

Dettagli della notizia

L'URP informa che nella Gazzetta Ufficiale n. 280

dell'1.12.2011 è stato pubblicato il decreto 24 novembre 2011 del Ministero dell'Interno riguardante

l'applicazione delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità 2010.


 


Per

opportuna conoscenza si riporta di seguito quasi integralmente  il testo del suindicato decreto

ministeriale.


 


 "Applicazione delle sanzioni per il mancato rispetto del

patto di stabilita' 2010.


Visto l'articolo 14, comma 3, del decreto legge 31 maggio 2010,

n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, il quale stabilisce che, in caso di mancato

rispetto del patto di stabilita' interno relativo agli anni 2010 e successivi, i trasferimenti dovuti agli enti locali

che risultino inadempienti nei confronti del patto di stabilita' interno sono ridotti, nell'anno successivo, in misura

pari alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico predeterminato e che la riduzione e'

effettuata con decreto del Ministro dell'interno, a valere sui trasferimenti corrisposti dallo stesso Ministero, con

esclusione di quelli destinati all'onere di ammortamento mutui;

Viste le modifiche successivamente intervenute

in materia con l'articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149 con le quali si prescrive, fra

l'altro, che in caso di mancato rispetto del patto di stabilita' interno, l'ente locale inadempiente nell'anno

successivo a quello dell'inadempienza e' assoggettato ad una riduzione del fonda sperimentale di riequilibrio o

del fondo perequativo in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico

predeterminato e comunque per un importo non superiore al 3 per cento delle entrate correnti registrate nell'ultimo

consuntivo e che, in caso di incapienza dei predetti fondi, gli enti locali sono tenuti a versare all'entrata del

bilancio dello Stato le somme residue;

Considerato che, secondo il comma 4 dell'articolo 7 del decreto

legislativo n. 149 del 2011, le disposizioni dello stesso articolo 7 si applicano in caso di mancato rispetto del patto

di stabilita' relativo agli anni 2010 e seguenti;

Visto inoltre l'articolo 13 dello stesso decreto

legislativo n. 149 del 2011, il quale prescrive che "la decorrenza e le modalita' di applicazione delle

disposizioni di cui al presente decreto legislativo nei confronti delle regioni a statuto speciale e delle province

autonome di Trento e Bolzano, nonche' nei confronti degli enti locali ubicati nelle medesime regioni a statuto speciale

e province autonome, sono stabilite, in conformita' con i relativi statuti, con le procedure previste dall'articolo 27

della legge 5 maggio 2009, n. 42, e successive modificazioni. Qualora entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del

presente decreto legislativo non risultino concluse le procedure di cui al primo periodo, sino al completamento delle

procedure medesime, le disposizioni di cui al presente decreto trovano immediata e diretta applicazione nelle regioni a

statuto speciale e nelle province autonome di Trento e Bolzano.";

Vista la nota n. 99808 del 3 ottobre

2011 trasmessa dal Dipartimento della ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze, con

la quale si comunica l'elenco degli enti locali che non hanno rispettato il patto di stabilita' interno per l'anno

2010 con l'indicazione del dato relativo alla differenza fra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico

predeterminato;

Vista la successiva nota n. 115099 del 16 novembre 2011 trasmessa dal Dipartimento della

ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze, con la quale viene fornito un successivo

aggiornamento degli enti che non hanno rispettato il patto di stabilita' interno per l'anno 2010;

Dato atto

che, in applicazione delle normative vigenti, sono gia' stati effettuati pagamenti in favore degli enti locali

nell'anno 2011 alle scadenze previste;

Considerato che, per il 2011, la legislazione vigente non prevede, per

i comuni delle regioni a statuto speciale e per le province, l'attribuzione di somme a titolo di fondo sperimentale di

riequilibrio; Considerato che a seguito dell'applicazione della sanzione, si verifica l'incapienza del fondo

sperimentale di riequilibrio per taluni enti, circostanza prevista dal predetto articolo 7, comma 2, del decreto

legislativo 6 settembre 2011 n. 149, al verificarsi della quale gli enti stessi sono tenuti a versare all'entrata del

bilancio dello Stato le somme residue;

Tenuto conto che la sanzione per il mancato rispetto del patto di

stabilita' 2010 va applicata nell'anno 2011, quale anno successivo a quello dell'inadempienza e, quindi, prima della

conclusione del termine assegnato alle regioni a statuto speciale dall'articolo 13 del decreto legislativo n. 149 del

2011 per conformare la propria normativa;

Tenuto conto, altresi', della necessita' di dare certezza alla

determinazione dell'importo complessivo delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilita' 2010, in quanto

a tale determinazione e' commisurata, cosi' come previsto dall'articolo 1 comma 122 della legge 13 dicembre 2010 n.

220 e nel testo modificato dal comma 5 dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 149 del 2011, la riduzione degli

obiettivi annuali da autorizzare con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro

dell'interno e d'intesa con la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali;

Considerato che anche agli enti

locali delle regioni Sicilia e Sardegna puo', pertanto, essere applicata la disciplina prevista dall'articolo 7, comma

2, del decreto legislativo 6 settembre 2011 n. 149 per la determinazione del limite della sanzione, pari ad un importo

non superiore al 3 per cento delle entrate correnti registrate nell'ultimo consuntivo, da applicare sui trasferimenti

corrisposti da questa Ministero e con esclusione di quelli destinati all'onere di ammortamento mutui;

Tenuto

conto della necessita' di applicare la sanzione per il mancato rispetto del patto di stabilita' 2010 nel corso

dell'anno 2011, quale anno successivo a quello dell'inadempienza, anche alle province;

Considerata

l'esigenza di determinare che la sanzione non sia superiore al 3 per cento delle entrate correnti, per cui occorre fare

riferimento ai dati dei certificati consuntivi piu' recenti agli atti di questa Ministero, acquisiti ai sensi

dell'articolo 161 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali;

Considerato che i dati dei

certificati consuntivi piu' recenti alla data di entrata in vigore del predetto decreto legislativo n. 149 del 2011 e

disponibili per le elaborazioni circa le riduzioni di risorse a carico degli enti locali inadempienti, a valere sulle

somme da attribuire per l'anno 2011 e quasi interamente ammesse a pagamento sopraggiungendo la fine dell'esercizio

finanziario 2011, risultano essere quelli relativi all'anno 2009;

Acquisito il parere del Ministero

dell'economia sullo schema del presente decreto e sulla base di quanto richiamato in

premessa;


                 

;                    

      


                  &n

bsp;                   &nb

sp;          Decreta:



/>


                 &n

bsp;                   &nb

sp;               Art. 1


1.Gli enti

locali inadempienti al patto di stabilita' interno relativo all'anno 2010, riportati nell'allegato che forma parte

integrante del presente decreto, sono soggetti nell'esercizio finanziario 2011 ad una sanzione, il cui importo e'

determinato secondo quanto prescritto dall'articolo 7, comma 2, del decreto legislativo n. 149 del 2011.


 


               &nb

sp;                   &nbs

p;              Art.

2


                  &

nbsp; Modalità di applicazione della sanzione




1. Per i comuni inadempienti al patto di

stabilita' interno anno 2010, appartenenti alle regioni a statuto ordinario, la sanzione comporta la riduzione di

risorse del fondo sperimentale di riequilibrio e, nei casi in cui esso risulti incapiente, il versamento della restante

somma all'entrata del bilancio delle Stato, capitolo 3509 - articolo 2, da effettuare entro il 31 dicembre 2011.

/>
2. Per i comuni inadempienti al patto di stabilita' interno anno 2010, appartenenti alle regioni a statuto

speciale Sicilia e Sardegna, l'applicazione della sanzione da' luogo a riduzione dei trasferimenti corrisposti da

questa Ministero, con esclusione di quelli destinati all'onere di ammortamento mutui, e trova capienza in tali risorse

per i relativi enti.

3. Per l'unica provincia inadempiente al patto di stabilita' interno 2010, considerato

che tutti i pagamenti dovuti nell'anno 2011 per trasferimenti corrisposti dal Ministero dell'interno sono stati gia'

erogati alla data del presente decreto, l'applicazione della sanzione comporta il versamento del relativo importo

all'entrata del bilancio delle Stato, capitolo 3509 - articolo 2, da effettuare entro il 31 dicembre 2011. 

/>
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Roma, 24

novembre 2011"



Direttiva per la qualità dei servizi on line e la misurazione della soddisfazione degli utenti

Commenta la seguente affermazione: "ho trovato utile, completa e corretta l'informazione."
  • 1 - COMPLETAMENTE IN DISACCORDO
  • 2 - IN DISACCORDO
  • 3 - POCO D'ACCORDO
  • 4 - ABBASTANZA D'ACCORDO
  • 5 - D'ACCORDO
  • 6 - COMPLETAMENTE D'ACCORDO

Il presente modulo utilizza i cookies di Google reCaptcha per migliorare l'esperienza di navigazione. Disabilitando i cookie di profilazione del portale, il form potrebbe non funzionare correttamente.