Parere del Comitato delle regioni sul tema "Una strategia europea rinnovata: investire nella Gioventù"

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L'URP informa che nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del 1 ° luglio

2010 - C 175/22, è stato pubblicato il Parere del Comitato delle regioni sul tema "Una strategia europea

rinnovata: investire nella Gioventù".



Per opportuna conoscenza, si riporta di seguito

il testo delle Osservazioni generali contenute nel suindicato parere.







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"Osservazioni generali



1. ritiene che la gioventù europea sia il futuro della società .

Tutti i giovani devono avere la possibilità  di sviluppare a fondo il loro talento e Ie Ioro potenzialità . Il lalento non

si sviluppa soltanto a scuola (istruzione), ma , anche in famiglia. nelle associazioni (sportive, musicali o cullurali di

altro tipo), nelle organizzazioni giovanili, nei gruppi non formali di giovani e nel proprio quartiere (in biblioteca,

nelle scuole di musica e in allre strutture ancora). Gli enti regionali e locali coslituiscono il livello più vicino ai

giovani e svolgono quindi un ruolo cruciale nel fornire un inquadramento a tale sviluppo;





/>
2. dichiara che vale la pena di investire nei giovani e responsabilizzarli. I comuni e Ie regioni che offrono buone

strutture per I'istruzione, formale e non formale, lo sport, la cultura e il tempo lihero saranno in futuro luoghi

economicamente più prosperi e sicuri, dotati di una forte dimensione sociale all'insegna della tolleranza e del rispetto

reciproco;





3. è convinto che Ie strategie a favore della gioventù dovrebbero essere

maggiormanete orientate verso i giovani ed adottare come punlo di patenza il singoloo individuo, il suo talento e la sua

esigenza di sviluppare appieno il proprio potenziale:





4. riconosce che i giovani

costituiscono fin troppo spesso uno dei gruppi più vulnerabili della società , soprattutto nell'attuale congiuntura

economica e finanziaria, e che, per la nostra società  che invecchia, i giovani andrebbero considerati come una risorsa

preziosa e basilare che può e deve essere mobilitata per raggiungere obiettivi sociali ed economici (1);



/>


5. sostiene la necessità  di una politica della gioventù attiva, positiva e trasversale, che tenga conto

del potenziale di tutti i giovani offrendo condizioni favorevoli a coloro che intendono sviluppare il loro talento e Ie

loro competenze per vivere, lavorare e svolgere un ruolo atlivo nella società , e che non si concentri solo sui soggetli

che richiedono particolare attenzione in quanto presentano dei problemi;





6, attira in

particolare !'attenzione sull'importanza di adottare misure proattive e preventive (2), nonchè di offrire ai giovani

condizioni di vita migliori (1) e di creare una società  favorevole all'infanzia e alla gioventù ( 3);



/>


7. accoglie con favore la comunicazione della Commissione incentrata su un metodo aperto di coordinamento

(MAC) rinnovato da adotlare per affronlare Ie sfide e Ie prospetlive della gioventù, come pure la strategia, proposta

dalla comunicazione, che prevede di investire nei giovani e di conferire loro maggiori responsabilità ;



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8. riconosce che la polilica della gioventù e - per sua propria natura - di ampia portata e sostiene

pertanto I'approccio comunitario intersettoriale, che prevede I'inserimento trasversale delle esigenze della gioventù

in un'ampia gamma di politiche e il contemporaneo sviluppo di iniziative più specifiche sul lavoro giovanile;

/>




9. raccomanda che la Commissione tenga conto delle esperienze e delle conoscenze degli enti

regionali e locali, e che Ie sue azioni future prendano spunto dalle iniziative in alto (come quella delle capitali

europee dei giovani) e dagli inquadramenti gia esistenti, come la Convenzione delle Nazioni Unile sui diritti

dell'infanzia;





10. ricorda che in numerosi Stati membri è sugli enti regionali e locali

che ricade in prima istanza Ia competenza e la responsabilità  per lo sviluppo, I'esecuzione e I'applicazione della

politica della gioventù, come si evince dai risultati della consultazione (4) organizzata dalla rete di controllo della

sussidiarietà  del CdR nel quadro dell'elaborazione del presente parere; raccomanda alla Commissione, alla luce

dell'importante ruolo degli enti regionali e locali nell'elaborazione e nell'attuazione della politica per la

gioventù, di tenere conto delle caratteristiche specifiche delle regioni, come ad esempio quelle geografiche;

/>




11. chiede che nella elaborazione delle politiche per la gioventù si tenga debito conto del

parere e dei contributi degli enti regionali e locali, che nella maggioranza degli Stati membri hanno competenze in

queste materie;





12. attira I'attenzione sui ruolo chiave degli enti regionali e locali

nell'attuazione della strategia comunitaria proposta ed avrebbe auspicato un riferimento maggiormente esplicito ai ruoli

e alle competenze degli enti regionali e locali nel corso di tutta la comunicazione, incoraggia gli enti regionali e

locali a contribuire alla strategia comunitaria proposta in stretta cooperazione con tutte le parti interessate a tutti i

livelli e in particolare avvalendosi dei giovani e delle loro organizzazioni rappresentative.



(1) CdR

334/2006 fin.



(2) CdR 337/2008 fin.



(3) CdR 255/2007 fin,





/>
(4) Relazione sulla consultazione della Rete di controllo della sussidiarietà  e dei membri della Commissione EDUC

in merito alla comunicazione Una sttrategia dell'Unione europea per investire nei giovani e conferite loro maggiori

responsabilità  - Un metodo aperto di coordinamento rinnovato per afforntare le sfide e le prospettive della gioventù, CdR

325/2009





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